Attualmente, non esiste una definizione chiara di cosa sia lo stalkerware. Questo termine è interpretato in modo diverso da vari esperti e giornalisti nel campo della sicurezza delle informazioni. Molto spesso, la definizione di stalkerware (chiamato anche spouseware o “spia legale”) viene utilizzata per fare riferimento al software utilizzato per lo stalking — l’attenzione indesiderata, a volte invadente di una persona rivolta a un’altra, che può anche includere lo spionaggio di una persona su un altro. Il termine stesso è apparso a causa del maggiore uso di software di monitoraggio commerciale per spiare coniugi o partner intimi, il che potrebbe portare ad abusi (molestie, violenza familiare, ecc.).

Il problema è che a causa del fatto che alcuni programmi possono essere utilizzati in modo dannoso, questa etichetta viene spesso posizionata non solo su software deliberatamente dannoso (ovvero software progettato per ottenere l’accesso NON AUTORIZZATO), ma anche su prodotti di monitoraggio abbastanza legali che il l’utente è autorizzato ad installare sui propri dispositivi per vari scopi (controllo parentale, monitoraggio dei dipendenti, ecc.).

Si ritiene inoltre che lo stalkerware includa tutti i sistemi che raccolgono furtivamente i dati sugli utenti, inclusi i tracker da pubblicità e social media. Tuttavia, poiché tale raccolta di informazioni non è correlata allo stalking, questa definizione non è corretta.